17 Feb
17Feb

Per comprendere e stabilire le condotte dei singoli conducenti dei veicoli coinvolti in un sinistro stradale, a volte, risulta necessaria una perizia cinematica. 

Ciò consente di poter ricostruire, con un discreto margine di approssimazione, l’effettiva dinamica del sinistro stradale. 

In particolare, la ricostruzione cinematica consente di accertare, attraverso un’analisi postuma, come si è verificato l’incidente e quali siano le responsabilità da attribuire ai conducenti dei veicoli coinvolti. 

La ricostruzione cinematica viene svolta principalmente da ingegneri, fisici e tecnici che, attraverso un metodo scientifico e oggettivo, analizzeranno: 

- il luogo del sinistro attraverso l’analisi di eventuali tracce sull’asfalto, nonché l’analisi dei veicoli convolti, con particolare riferimento all’ubicazione dei danni, dei punti d’urto e delle velocità; 

- i verbali, le planimetrie e i rilievi svolti dalle Autorità intervenute nell’immediatezza dell’incidente; 

- le dichiarazioni delle persone coinvolte e le testimonianze e delle persone presenti sul luogo del sinistro; 

- le c.d. “scatole nere” e dei filmati di telecamere presenti sul luogo; 

- in caso di persone ferite, gli eventuali referti medici.

Attraverso lo studio degli elementi sopra indicati sarà quindi possibile ricostruire e stabilire le condotte assunte dai conducenti dei veicoli coinvolti, le velocità e se vi sono state violazioni del Codice della Strada. 

Accade spesso che la perizia cinematica venga disposta dalle compagnie assicurative, per accertare le cause dell’incidente, quando non hanno sufficienti elementi per accogliere o rigettare una richiesta di risarcimento. 

In tal caso la perizia è comunque di parte. 

Diverso è il caso in cui la consulenza sia disposta dal Giudice nel corso di un giudizio civile. 

In tal caso il Tecnico assume il ruolo di ausiliario del Giudice e la qualità di Consulente Tecnico d’Ufficio (c.d. C.T.U.).

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